Social Media & Dataveillance

Guarda nel passato, troverai tutto quanto stabilito e si chiama libertà.

Senza storia né memoria lascia che io scriva i passi tuoi.

Vivi in pace la tua vita, non pensare, e sogna felicità.

[Frankenstein]

Controllo Sociale

Sorveglianza di massa  - Social Media & Dataveillance

«Ormai gli utenti condividono senza problemi le informazioni personali online. Le norme sociali cambiano nel tempo. E così la privacy». Così nel 2010 Mark Zucherberg (fondatore e CEO di Facebook) dava il benservito alla privacy online. Ora Julian Assange (il fondatore di Wikileaks) ci dice che allo stato attuale, la società globale non ha più privacy e non tornerà mai più ad averla.

Il “Rapporto di minoranza”: l’algoritmo del controllo sociale - Social Media e Dataveillance

Nel 1956 viene pubblicato un breve racconto dello scrittore Philip K. Dick, “The minority report” (da cui nel 2002 fu tratto il film di Spielberg Minority Report), in cui è descritto un futuro dove la maggior parte delle azioni criminali è stata eliminata grazie alla polizia Precimine, che utilizza dei veggenti in grado di prevedere i crimini prima che possano essere commessi.

Il ruolo del MUOS nell’abisso prossimo venturo - Social Media & Dataveillance - Social Media & Dataveillance

In quest’articolo affrontiamo la questione del MUOS, non dal punto di vista dei danni che può portare all’ambiente e alle persone, tema per altro già ampliamente affrontata dai professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu del Politecnico di Torino, e neanche da un punto di vista prettamente militare classico, o di possibili infiltrazioni mafiose, temi che rimandiamo al lavoro del giornalista Antonio Mazzeo. Affrontiamo la questione del MUOS da un punto di vista si militare, ma non convenzionale: ovvero l’utilizzo del MUOS per il controllo preventivo e la repressione di eventuali sommosse o insurrezioni, anche a fronte della rielaborazione del ruolo della NATO, che dovrà fare operazioni belliche, in ambiente urbano, nelle città occidentali, così come le sta facendo in tanti paesi del “Terzo Mondo”.